Nato a Cerignola il 12 febbraio 1960, dove lavora e dipinge da 30 anni. Le sue tecniche di pittura sono miste, prediligendo la pittura materica realizzata con colori ad olio su tela e su tavola. La sua arte è espressione di un mondo fantastico e surreale, quale interpretazione e reinterpretazione della realtà odierna. Quei sogni fatti di gioia e amore influenzano e condizionano a tal punto la sua esistenza da non rimanere più legati al suo io interiore, bensì divengono i reali protagonisti di quel paradiso terrestre da lui così romanticamente ricercato. Nella sua vita ha partecipato e continua a partecipare a numerose fiere e mostre nazionali ed internazionali. Realizza progetti grafici per oggetti di arredamento e scenografie teatrali. Dal 1996 è citato tra gli artisti contemporanei nel Catalogo annuale di Arte Moderna di Giorgio Mondadori. Hanno scritto recensioni su di lui i critici d’arte prof.ri Paolo Levi, Vito Cracas, Renzo Orsini, Roberto Cipriani e Sua Ecc.za Mons. Felice Dimolfetta, Vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano dal quale si pregia riportare un passaggio in cui S. E. scrive: «L’arte ci aiuta a compiere il miracolo di invito alla serenità, alla pace, alla concordia tra gli uomini e Gioacchino Loporchio lo ha compiuto offrendoci le sue opere che trasudano di un’atmosfera da cieli nuovi e da terra nuova.»
In occasione della XII Edizione della “Fiera del Libro – Città di Cerignola” l’artista presenta l’opera “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.